Purtroppo nella giornata del 7 Maggio 2023 il mio grande amico Giuseppe I1GUG è mancato.

Un brutto male veloce e inesorabile se lo è portato via in pochi giorni, Giuseppe ha lottato con tutte le sue forze ma nulla è valso e il suo fisico ha ceduto lasciando nel dolore la moglie Luciana e i figli Luca e Francesco.

Cosa posso dire di lui, era un grande, in tutti i sensi, sia come uomo, come marito, come padre, come OM e per me grandissimo amico e collega di lavoro che ora ho perso.

Giuseppe l’ho conosciuto alla fine degli anni 50 quando assieme ad altri due futuri OM I1ZIO Ezio e I1YN (SK) Paolo ci siamo incontrati perché assunti in una ditta di riparazioni radio e tv, era la ditta di Oddo Virgilio, il caso vuole che Virgilio era un ex OM possessore del nominativo I1CD ormai decaduto.

Ricordo con piacere e allegria quando con Giuseppe e gli altri due colleghi ci recavamo alla domenica armati di quaderno e penna in casa di Virgilio perché pretendeva (una volta i datori di lavoro erano così) darci lezione di radiotecnica sia in forma teorica e sia in forma pratica, tutti assieme ci divertivamo a costruire radio ricevitori di tutti i tipi dal superreattivo alla supereterodina.

E’ stato in quel periodo che Giuseppe ha conosciuto alcuni OM che gli hanno trasmesso il virus del radiantismo e lo hanno portato a visitare la sede ARI di allora, il passo è stato breve perché Giuseppe ci ha subito coinvolti trascinando anche noi in quella passione che ci assorbiti per tutta la vita.

Dopo qualche anno Giuseppe ha avuto la fortuna di essere chiamato e assunto presso una grande azienda di telecomunicazioni, allora era la SIP, e dopo un breve corso a Roma è stato assegnato al reparto trasmissioni nella centrale di Sanremo.

Io sono stato assunto in SIP dopo il servizio militare e mi sono ritrovato con piacere Giuseppe come collega di lavoro per la seconda volta.

In SIP, oltre a tante altre manifestazioni, organizzavamo spesso delle cacce alla volpe con le radio VHF, io e Giuseppe eravamo quasi sempre coppia fissa e con la sua mitica Fiat 850 e la direttiva 4 elementi installata sul portapacchi scorrazzavamo per la città e nell’entroterra tenendo sempre acceso il Mobil5 o lo Shak-Two della ERE a seconda dei casi, alla ricerca della stazione trasmittente, la volpe.

Giuseppe era anche uno sperimentatore, si divertiva con il suo immancabile saldatore a costruire apparecchiature sempre più complesse e, essendo anche amante della fotografia, ha unita questa sua passione alla ricezione delle foto trasmesse dai satelliti usando un oscilloscopio e una macchina fotografica con obiettivo bloccato in posa per il periodo della ricezione, riusciva così a ottenere delle belle immagini meteo, a quei tempi non c’erano i computer e bisognava arrangiarsi con i mezzi a disposizione.

Giuseppe è stato anche molto attivo nella vita associativa dell’ARI, per un certo periodo ha assunto anche il ruolo di presidente del CRL (Comitato Regionale Ligure) riuscendo con molta capacità a assolvere al suo compito.

Ultimamente non lo vedevamo spesso in sezione però in casa continuava a divertirsi nel suo laboratorio, tutte le settimane mi telefonava, era molto interessato ai nuovi sistemi di trasmissione digitale, stava studiando il WSJT e adorava fare prove di trasmissione in Whisper a bassissima potenza. Ultimamente mi diceva che voleva chiamare Mauro I1OQI per installare un nuovo dipolo rotativo e desiderava che partecipasse anche mio figlio Alessio per dare una mano a Mauro.

Caro Giuseppe, purtroppo ora le tue telefonate mi mancano, sto sempre aspettando una tua visita nella mia nuova casa come mi hai promesso, promessa che non puoi più mantenere perché lassù il nostro Signore ha deciso diversamente.

Ciao Giuseppe, ora riposa tranquillo, un giorno ci rivedremo e mi racconterai delle tue nuove esperienze.

Il tuo amico I1YHU Gianni